Negli anni però l’UNHCR ha esteso la protezione e l’assistenza anche a categorie di persone che non erano comprese nel mandato iniziale, su richiesta del Segretario Generale delle Nazioni Unite. Proprio gli sfollati interni sono il gruppo principale.

Cosa facciamo per aiutarli

Gli sfollati interni sono fra le persone più vulnerabili al mondo. Hanno abbandonato la propria casa per ragioni simili a quelle dei rifugiati, ma restano sotto la protezione del loro governo. Anche quando proprio quel governo è la causa delle situazioni che li hanno costretti alla fuga. E in assenza di un mandato generale per la loro assistenza, la maggior parte degli sfollati interni non riceve protezione internazionale.

Negli ultimi anni le persone sfollate sono progressivamente aumentate, per il cambiamento della natura dei conflitti. Su specifica richiesta del Segretario Generale o dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e dopo il consenso dello Stato interessato – o almeno il suo impegno a non ostacolare le operazioni – abbiamo progressivamente assunto l’incarico di assistere le popolazioni sfollate di alcuni Paesi.

Secondo i dati del Global Trends 2019 dell’UNHCR, sono 45,7 milioni le persone sfollate a causa di conflitti o persecuzioni nel 2019.